Note storiche

Nel 1862 venne istituita nel neonato Regno d’ Italia la „Privativa dei Sali e Tabacchi”: lo stato italiano deteneva il monopolio sull’ importazione, la produzione e la vendita di tutti i prodotti concernenti il tabacco. Il monopolio venne esteso all’ isola di Capraia nel 1865 ed alla Sicilia nel luglio 1876. La gestione del monopolio tabacchi dipendeva dal Ministero delle Finanze, che la gestiva attraverso la „Direzione Generale delle Gabelle”.  

Il 23 giugno 1868 si decise di devolvere il compito della gestione del settore dei tabacchi a privati. Nacque così la „Società Anonima Regia Cointeressata dei Tabacchi” che, con un contratto di 15 anni, eredito’, in regime di monopolio, la gestione della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti del tabacco. La convenzione tra lo stato italiano e la Regia Cointeressata entro’ in vigore il 1 gennaio 1869.
Proprio con questo ente inizio’, il 2 Febbraio 1878 (Regio Decreto 4271), la produzione di sigarette, che venivano prodotte manualmente a Firenze presso la Manifattura Tabacchi di via San Pancrazio e che erano destinate ad essere vendute sfuse. Questo non implica che non esistessero confezioni di grande formato destinate ai soli dettaglianti.

Nel 1884, una volta riorganizzata la gestione delle imposte e delle finanze, lo Stato decise di non rinnovare il contratto con la Regia cointeressata e riassunse direttamente la gestione del settore affidandola alla Direzione Generale delle Gabelle presso il Ministero delle Finanze. Uno dei primi atti del nuovo ente fu una circolare dell’ Ottobre 1887 che sanciva la commercializzazione al dettaglio delle spagnolette di 1a, 2a e 3a qualita’ in confezioni da 20, 10 e 5 pezzi.

A partire dal 1 ottobre 1893 la gestione del monopolio tabacchi venne affidata alla istituenda „Direzione Generale delle Privative”, che diventera’ „Direzione Generale dei Monopoli” a partire dal 3 febbraio 1918 ed in seguito „Direzione Generale dei Monopoli Industriali”.

Il 21 marzo 1927 venne istituita l’ Azienda Tabacchi Italiani, una societa’ anonima che si occupava delle attivita’ connesse alla produzione, lavorazione e commercio del tabacco, sale e chinino. Essa era inoltre impegnata nell’ esportazione dei prodotti italiani e nell’ approvigionamento delle materie prime sui mercati esteri.

Nel 1928 la Direzione Generale dei Monopoli Industriali venne ridenominata „Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”.

Fino al 1890 la Manifattura Tabacchi di Firenze fu l’ unica a produrre sigarette, salvo una breve sperimentazione a Bologna nel 1888-89. Nel 1905 solo 6 manifatture producevano sigarette: Firenze, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino. La prima macchina per il confezionamento meccanico delle sigarette fu acquistata dalla Manifattura di Firenze nel 1884, ma la produzione manuale di sigarette fu completamente abbandonata solo negli anni dieci.

Fino all 1920 circa le sigarette erano definite „spagnolette”: la dicitura „sigarette” iniziera’ a comparire sulle confezioni intorno al 1918. Col termine „spagnolette senza carta” venivano indicati gli odierni sigaretti, tanto che fino alla meta’ degli anni venti i sigaretti „Avana” comparivano nelle tabelle di vendita delle normali sigarette.

Fino agli inizi del novecento, le sigarette non venivano distinte in base alla „marca” ma in base alla „qualita”. Le vere e proprie marche iniziarono a comparire sulle confezioni tra il 1897 ed il 1904, ma le tabelle prezzi continueranno a distinguere i prodotti in base alla qualita’ fino al  1910.